FAQ

Chi può utilizzare il GMC©?

Normalmente, GMC© viene utilizzato nelle terapie e nelle consulenze di coppia o di famiglia. Quindi: psicologi, psicoterapeuti, psichiatri. Ma nel lavoro con coppie e famiglie anche assistenti sociali ed educatori possono utilizzare GMC©. Inoltre, è possibile utilizzare questo strumento in un lavoro esplorativo senza finalità cliniche o di consulenza (la cosiddetta “costellazione familiare”)

Che tipo di setting è necessario per l’uso di GMC©?

È sufficiente una scrivania, o parte di essa. Se si utilizza un setting senza scrivania, si potrà utilizzare un tavolinetto basso che verrà posto al centro, tra il conduttore e i partner. È stato anche utilizzato un tavolinetto porta proiettore di lucidi, con ante laterali richiudibili; nella parte centrale, bassa, si porranno i recipienti con i personaggi di legno; nelle due parti laterali verranno posti su due tableau

Che durata hanno gli incontri previsti dal protocollo GMC©?

Normalmente, hanno una durata di un’ora. Ma è possibile che una delle due storie, od ambedue (od anche l’incontro di restituzione) si riveli più lungo del tempo indicato. Di norma, nessuno dei tre incontri dovrebbe eccedere i 90 minuti

È possibile utilizzare il GMC© anche nel lavoro di consulenza e terapeutico con le famiglie, oltre che con le coppie?

È senz’altro possibile. La versione presentata è stata pensata per l’utilizzo con le coppie in terapia o in consulenza; tuttavia, GMC© è uno strumento flessibile che può essere proposto anche a famiglie; in questo caso, un obiettivo possibile sarebbe quello di mostrare i “movimenti”, le alleanze, le coalizioni, le distanze tra i vari componenti. E le loro evoluzioni nel tempo.

Che tipo di coppie possono essere adeguatamente aiutate con il protocollo GMC©?

Non esistono tipologie predefinite. Normalmente, si utilizza GMC© con le coppie che vengono alla consultazione od alla terapia con problemi di relazione. Ma GMC© è stato usato con successo anche con partner che si presentano con sintomatologie diverse di tipo psicologico o psichiatrico. L’aspetto importante è che la dimensione coppia dovrà essere chiaramente una cornice esplicita di lavoro di consulenza o di terapia. Ovviamente, GMC © può essere utilizzato con coppie conviventi a prescindere da un vincolo matrimoniale formale. È possibile utilizzarlo anche con coppie omosessuali.

Durante quale incontro si avviano i passaggi previsti dal protocollo GMC©?

L’ideale sarebbe tra il terzo ed il quinto incontro; quando, cioè si è stabilizzato il legame terapeutico o di consulenza con i partner, si è potuto conoscere già qualche elemento delle loro difficoltà e quando è plausibile proporre loro una pausa, un break di tre incontri destinati al GMC©, lasciando da parte le discussioni o i confronti sulla situazione presente

Cosa fare se uno od ambedue i partner rifiutano di utilizzare il GMC©?

Fino ai tempi correnti, più di sessanta coppie in terapia o in consulenza hanno accettato con interesse, curiosità e impegno l’uso di GMC©. Tuttavia, è sempre possibile un rifiuto. A fronte del quale, il conduttore potrà lavorare in altre maniere sulle Famiglie di Origine

Come gestire una situazione nella quale uno dei partner interviene durante il racconto dell’altro?

Come indicato dal protocollo, la storia della Famiglia di Origine di ciascuno dei partner è considerato uno spazio dedicato solo al narratore, mentre l’altro partner ascolta in silenzio. Questa indicazione viene chiaramente espressa nell’introduzione al GMC©. Nel caso in cui il partner che ascolta, non si limita al silenzio, si ricorderà con fermezza la norma appena ricordata e si potrà rimandare commenti e considerazioni alla terza seduta, quella della restituzione

Chi inizia? Quale partner inizia a raccontare la storia della sua Famiglia di Origine?

È indifferente quale dei due partner inizi. Normalmente, uno dei due è (o appare) più pronto e si incoraggerà proprio questo partner a narrare la storia della sua Famiglia di Origine. Chi inizia, sceglie la coppia dei colori, mentre l’altro utilizzerà la restante

Cosa fare se un delle storie narrate risulta “piatta”, priva di emozioni, di pathos?

In questo caso, il conduttore potrebbe provare ad incoraggiare l’ingaggio emotivo del narratore attraverso domande ed approfondimenti. Il dato della mancanza di pathos potrebbe essere oggetto di un intervento di restituzione, prestando la massima attenzione ad evitare sentimenti di colpevolizzazione

Cosa fare se un delle storie narrate risulta eccessivamente drammatica, carica di pathos e di emozioni?

In questo caso, il conduttore accoglierà con rispetto la carica emozionale presentata dal narratore. Essendo frequente che un “eccesso” di drammatizzazione si accompagni a racconti piuttosto prolungati (l’emozione espressa è, normalmente, concentrata su alcune, specifiche fasi del racconto), il conduttore dovrà regolare i tempi in una maniera opportuna

Cosa fare se la preparazione degli elementi della restituzione del GMC© risultano sbilanciati? Se il conduttore trova che ci siano, per esempio cinque o più aspetti da sottolineare per uno dei partner e solo due per l’altro?

La restituzione del GMC© deve includere una “sostanziale” parità tra gli aspetti messi in luce nelle due storie raccontate. Occorre evitare che uno dei partner abbia la sensazione che la sua storia sia stata intesa come piatta, scialba, priva di interesse. In caso di notevole disparità tra i numeri dei punti interessanti da restituire ai partner, si opterà per concentrare le osservazioni più numerose e per aggiungere qualche osservazione di carattere generale all’altra storia

Perché è meglio che il conduttore non tocchi i personaggi, né durante le storie, né durante la restituzione?

Effettivamente, il conduttore non deve toccare i personaggi e il tableau del GMC©. Ambedue sono, durante il racconto terreno e materiale simbolicamente del narratore. È una forma di rispetto, di attenzione. Il conduttore potrà utilizzare una penna od un altro strumento analogo

Come facilitare il narratore ad utilizzare gli spazi, a muovere i personaggi che rappresentano i suoi familiari nell’agone che nel tableau GMC© rappresenta la sua famiglia?

Per fare questo, il conduttore può essere molto esplicito nelle spiegazioni. E può, anche invitare il narratore a muovere i personaggi durante il racconto della storia della sua Famiglia di Origine nel momento in cui, ad esempio, si stia descrivendo un confronto che porta ad una separazione tra due dei suoi familiari; allora, il conduttore inviterà il narratore a distanziare uno dei due personaggi nello spazio che il narratore riterrà opportuno. Il conduttore suggerisce quando ritiene opportuno un movimento che sia coerente con la fase del racconto

E’ possibile interrompere l’incontro e riprenderlo in un altro giorno?

Non è consigliato. Nel procedere in questa maniera si perderebbe sia l’atmosfera che normalmente accompagna la storia, sia il filo del racconto, degli avvenimenti, delle vicende

Cosa fare se la coppia interrompe durante il protocollo o la restituzione?

Nell’esperienza fin qui accumulata, non è mai accaduto. Il contratto che riguarda l’utilizzo del GMC© prevede tre incontri, scadenzati come da protocollo. Qualora accadesse che un partner od ambedue interrompono questo contratto, sarebbe da valutare se proseguire la terapia o la consulenza. Se, invece, l’interruzione riguardasse proprio il GMC©, è più facile che venga portata un’urgenza di raccontare accadimenti, scontri, discussioni, eventi anche drammatici che sono accaduti tra un incontro e l’altro di GMC©. In questo caso, si dovrebbe, prima, riportare i due partner all’esigenza di rispettare cadenza ed impegni previsti da GMC©. Se non è possibile, si deve considerare l’evenienza di interrompere completamente il protocollo di GMC©

E’ possibile variare l’intervallo temporale tra un incontro e l’altro?

Sarebbe meglio mantenere la cadenza quindicinale. Nel caso di ragioni di “emergenza” (malattie o impossibilità varie), si può modificare una delle date previste. Ovviamente, il rischio è quello già indicato di perdere la continuità; dei racconti o quella tra i due racconti e l’incontro di restituzione

Dopo il protocollo gli incontri riprendono normalmente? E se nel corso dei successivi incontri uno o entrambi i partner fanno riferimento al lavoro fatto con il GMC?

Dopo le tre sedute, il conduttore riprende gli incontri con la cadenza normale. Anche l’approccio terapeutico o di consulenza sarà quello più adeguato per affrontare le problematiche poste dalla coppia. L’utilità di GMC© sta proprio nel poter utilizzare tutti i punti ed il materiale che sono emersi sia negli incontri dedicati alle storie delle FDO dei due partner sia nell’incontro dedicato alla restituzione nel prosieguo del lavoro terapeutico o di consulenza. Quindi, anche il conduttore, oltre che i due membri della coppia utilizzeranno appieno ciò che è stato raccontato, commentato e discusso nelle tre sedute previste dal protocollo. Le sedute dedicate a GMC© non sono un intervallo episodico ed isolato, ma parte integrante del processo

È possibile riprendere con una videocamera gli incontri?

Si, con il permesso esplicito e scritto dei due partner. Si dovrà spiegare l’utilità di questa ripresa (solo per finalità legate al processo di terapia o di consulenza). Il conduttore dovrà impegnarsi a preservare il materiale video rispettando le normative sulla privacy

Si può riprodurre il set GMC© (tableau e personaggi)?

Il set presentato è coperto da Copyright (n. DEP63595467342093533 del 05/04/2016). Non è pertanto possibile riprodurre del tutto od in parte il set senza il permesso del proprietario

E' possibile acquistare i kit e il manuale indipendentemente dal corso?

Si, è possibile. Costi, modalità di spedizione ed altre informazioni possono essere richiesti scrivendo a: info@gmc-mgc.com

E' possibile frequentare il corso individualmente anziché in gruppo?

Si, è possibile. Costi ed altre informazioni possono essere richiesti scrivendo a: info@gmc-mgc.com

E' prevista una formazione online?

La formazione online sarà attivata quanto prima. Maggiori informazioni visitando questo sito o il profilo Facebook di GMC©